giovedì 23 febbraio 2012

Non ancora codino, già divino

C'era una volta Novantesimo Minuto.
Con le partite tutte in contemporanea alla domenica pomeriggio, senza alcuna diretta televisiva, quello delle 18.15 con Paolo Valenti su Raiuno era un vero rito collettivo di massa, il momento più atteso da milioni di tifosi di tutta Italia per vedere, finalmente, tutti i gol della giornata.
Il 17 settembre 1989, come tutte le domeniche della mia infanzia e della mia adolescenza, ero a Sossano: un paesino alle pendici dei Colli Berici dove abitavano i miei nonni materni Marino e Giuditta, i miei zii Antonio e Tiziana e mia cugina Giovanna.
Io e lei, sempre insieme. Cinquanta giorni di differenza: io sono nato il 9 ottobre 1979, lei il 30 novembre dello stesso anno. Ritrovarsi, ogni domenica pomeriggio, era una festa. Ore ed ore a giocare in strada con gli altri bambini del quartiere. Lei, ovviamente, costretta ad essere un maschiaccio, unica femmina che giocava a calcio con altri sei o sette bambini.
Alle 18.05, però, si tornava tutti a casa di corsa, almeno per un'oretta: c'era Paolo Valenti, c'erano i gol.
Quella sera, quando rientrammo, lo zio Antonio disse: "Sono curioso di vedere il gol di Baggio. Alla radio hanno detto che è stato un capolavoro". Si commentavano sempre con particolare orgoglio e piacere, le prodezze di Robertobaggio - tuttoattaccato, naturalmente, come l'altro mito, Paolorossi: per forza, era vicentino e aveva giocato nel Vicenza fino a pochi anni prima. Il nostro campione.
Adesso giocava nella Fiorentina, quel giorno impegnata al San Paolo contro il Napoli di Maradona.
L'anno successivo, Robertobaggio si sarebbe imposto sul palcoscenico di Italia '90, sarebbe passato alla Juventus, si sarebbe fatto crescere il codino e avrebbe poi raggiunto gli apici della sua carriera con il Pallone d'Oro, il Mondiale quasi vinto da solo negli Stati Uniti, e poi le parentesi grigie con Milan ed Inter, ma anche le ultime memorabili perle a Bologna e a Brescia.
Sì, ma tutto questo, quella domenica, doveva ancora venire.
La classe, però, quella c'era già tutta. Divino dalla nascita, per grazia ricevuta.

(il gol di Baggio è al minuto 1:20; il filmato è il resoconto delle fasi salienti della partita, con mini-intervista iniziale a Maradona e intervista a Baggio che alla fine commenta il suo stesso gol alla moviola )

2 commenti:

  1. Qui c'è uno dei più bei goal di sempre! Messi, Maradona, El-Sharawi... Guardate qui e poi ricredete le vostre certezze su quale sia il giocatore più forte di sempre!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forse non è stato il più continuo o il più vincente, ma quanto a tecnica e genialità pochissimi come lui nella storia del calcio...

      Elimina

Vedo questo gol e penso...