Che sofferenza, ragazzi...
Uno non può neanche godersi il giorno del proprio matrimonio - e dico del proprio matrimonio - che nel frattempo gli amici ti avvisano via sms per raccontarti di un Vicenza che perde al Menti con la Nocerina. E dico al Menti. E dico con la Nocerina.
Più in basso di così, non si poteva andare, verrebbe da dire.
E invece più in basso si è andati, eccome. E io sono abbastanza cresciuto da poterlo ricordare.
Le ultime domeniche della primavera 1990 furono domeniche di passione e sofferenza come non mai, per il mio cuore di giovanissimo tifoso biancorosso.
Io, che a stento potevo ricordare un Vicenza in serie B, cresciuto in un Menti dove si ritrovavano a giocare squadre palesemente fuori luogo come Derthona, Baracca Lugo, Centese, Montevarchi, vedevo avvicinarsi addirittura il fantasma della serie C2. Ci ritrovavamo a inseguire una salvezza che sembrava ormai quasi impossibile, aggrappati all'ultima flebile speranza: acciuffare il Prato - e dico il Prato - battendolo in casa all'ultima di campionato, per poi giocarci tutto in un eventuale spareggio.
Ricordo poco o niente di quella partita. Solo una paura troia ogni volta che la palla superava la nostra metà campo. E il cuore in gola quando i nostri attaccanti si avvicinavano alla porta avversaria.
Tanti tifosi italiani, pochi mesi dopo, avrebbero rischiato l'infarto per i calci di rigore nella semifinale - malamente persa - con l'Argentina dopo le Notti Magiche di Italia '90. Non io, piccolo biancorosso: avevo già dato abbastanza quando, per due volte in quella partita, si era presentato sul dischetto il nostro libero, Luca Chiappino - e dico Chiappino. Per me, il più forte rigorista di tutti i tempi, senza dubbio. In mezzo, un colpo di testa in apnea di Giuseppe Maria Butti, che una volta tanto la buttò dentro, tenendo fede al suo cognome (per la cronaca, appena 3 gol in tutto nelle sue 28 presenze in biancorosso, ma questo vale almeno come 30).
Quanta sofferenza, quell'anno... Ma quanta gioia, quella domenica, e nel seguente spareggio di Ferrara...- di cui magari racconterò una delle prossime volte.
A chi sta soffrendo come me, oggi come allora, dedico questo filmato. Nella speranza che la storia e le emozioni possano ripetersi.
Si però con il Prato due rigori e due gol, con la Nocerina due rigori e zero reti...speriamo questo post non porti troppa sfiga!
RispondiEliminaA proposito del giorno della sfida contro la Nocerina: complimenti, auguri e in bocca al lupo!
Grazie Giovanni! In effetti la storia del confronto-rigori in queste due partite ci dovrebbe spingere alla disperazione. Ma più che alla cabala io continuo a credere in un Menti che all'ultima partita torni ad essere un uomo... e mezzo in campo! Di sicuro non ci saranno i 18 mila che c'erano dodici anni fa, ma spero che quelli che vengono, tanti o pochi che siano, si facciano sentire per tutta la partita con il Bari gridando come indemoniati!
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